Oggi gli istant book sono già lenti. E per gli autori
diventa un’era geologica pensare a un libro scritto due anni prima e pubblicato
in un tempo lontano.
E non perché il libro non regge la prova del tempo –
guai se non fosse così – ma perché è l’autore a non reggere la prova del tempo.
L’autore che nel frattempo usa i social network, posta
su Facebook, aggiorna un blog su Wordpress, collabora a una rivista online. Scrive
di continuo, cose nuove che vengono lette, commentate e conservate. Mentre il
suo romanzo, la sua raccolta di poesie, il suo saggio rimangono fermi dentro un
passato che gli appartiene, certo, ma sempre meno.
La velocità dell’editoria cartacea è inadeguata alla
velocità della letteratura, della scrittura reale. È come mandare a una persona
una lettera dall’altra parte del mondo per nave, e intanto continuare a
scrivere alla stessa persona altre lettere via mail (…). Non soltanto abbiamo
abolito la distinzione tra vita pubblica e vita privata, non soltanto non siamo
in grado di tenere distinti lavoro e tempo libero. Ma anche nella scrittura,
nella cultura letteraria, nel romanzo dovremo fare i conti con il tempo,
talmente rapido che sta invecchiando tutto. Libri, testi e memoria delle cose.
Roberto Cotroneo
Roberto Cotroneo
Canzone del giorno: Sweet Memory (2008) - Melody Gardot
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