Fra sei mesi saremo
chiamati a decidere chi ci dovrà governare dopo la parentesi (tonda? quadra?
graffa?) del Governo Monti.
Di tutto si può dire
sul governo tecnico tranne che non abbia contribuito a ridare al paese un
respiro internazionale che si era, per più fattori, arrestato.
Il prestigio oltre i
propri confini territoriali è oggi più che mai determinante per non soccombere
e non bisogna dimenticare che appena un anno fa eravamo quasi alla canna del
gas.
In primavera spazio
alle elezioni politiche e, nel frattempo, sarabanda di scandali, corruzione,
disfacimento morale, dissolutezza e putrefazione partitica.
Il cittadino,
disorientato come non mai, non riesce a darsi serie risposte a tanti legittimi quesiti.
Con quale legge
elettorale si voterà fra sei mesi?
I politici stanno
tentando di rivedere l’attuale sistema ma ogni singola parte pensa a badare al
proprio tornaconto.
Il valore della
democrazia non dovrebbe venire prima di ogni interesse partitico?
È lecito per il
cittadino onesto pretendere che si esca da una democrazia intrappolata.
Per non parlare poi
del post-elezioni, un periodo che si annuncia critico e colmo d’incognite (non
soltanto politiche!).
I vincitori (se
veramente ci saranno) riusciranno a riscrivere il futuro di tutti sotto una
nuova formula che ci permetta (finalmente!) di uscire definitivamente dal
tunnel?
Qualcuno sarà in grado
di far entrare in Parlamento delle idee fresche in grado di dirigere il Paese
verso una decisiva svolta?
Quesiti complicati e
insidiosi.
Canzone del giorno: The Tender Trap (1998) - Stacey Kent
Clicca e ascolta: The Tender....