Monti ha tenuto a precisare che, in questi
ultimi mesi, si è riusciti ad evitare il rischio di contagio e ora siamo
tutti «meno vicini al baratro».
Naturalmente continua a non essere per niente semplice riuscire a vivere il
presente senza dover fare i conti con il processo di crisi in atto.
Consumi che crollano, imprese che chiudono, lavoratori in cassa
integrazione, disoccupazione giovanile…
Qualche settimana fa un’inchiesta del Sole 24 Ore ha valutato quali
settori, nonostante il periodo nero, riescono ad affermarsi e quali professioni
hanno spazio di sviluppo.
La recessione non colpisce proprio tutti.
Fra le “isole felici” spicca il settore dei giochi e delle scommesse: raccolta record con un
incremento complessivo di quasi il 30 per cento rispetto al 2010. S’intensificano
le vendite di beni di consumo attraverso i canali dei Discount così come sono
aumentati gli incassi nei negozi che si occupano di piccole riparazioni
sartoriali.
Volumi in crescita anche nel
commercio elettronico e in una serie di attività che hanno a che fare con la
cura della persona come, ad esempio, i saloni per parrucchieri e gli istituti
di bellezza.
Capigliatura alla moda. Acconciature briose. Trattamenti modellanti. Manicure. Pedicure. Massaggi di ogni genere.
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