Tra le iniziative più
simpatiche per prepararsi ad affrontare il nuovo anno, segnaliamo quella
pubblicata, qualche settimana fa, dalla rivista Sette del Corriere della Sera.
L’idea è semplice (e
brillante): descrivere il futuro attraverso un messaggio e, precisamente, utilizzando
i 140 caratteri disponibili in un twitt. Twitter come specchio
dei tempi. Il giornalista Beppe
Severgnini, con la genialità che lo contraddistingue, ha proposto ai suoi lettori
online di impegnarsi ad “un esercizio collettivo di microprofezie”.
Probabilmente Nostradamus
era più poetico e lo scritto dei Maya risulta più sgradevole (ma suggestivo)
alle nostre menti, ma sull’anno che è iniziato noi italiani riusciamo ad essere
(quantomeno) più spiritosi e come sempre, precisa il giornalista, ci sono “gli
ottimisti e i pessimisti, i sarcastici e gli sconsolati, gli ironici e gli
arrabbiati, i furiosi e i fumosi, i destrorsi e i sinistrati, i soliti
apocalittici e i consueti integrati”.
La domanda posta era: “Come
sarà l’Italia del 2012?”. Fra le centinaia di twitt raccolte, Severgnini ha
stilato una classica e quella più simpatica è stata ritenuta la seguente
twittata da Daniele Balleri (@dajamog): “Un
anno così sobrio che dalla bandiera saranno tolti il rosso e il verde”.
Frase ironica e realistica al tempo stesso.
Fra le altre pubblicate
ve ne sono alcune che vale la pena (a nostro modesto ma insindacabile
giudizio!) ricordare e buon cinguettio a tutti.
@lautistaCeA: “Nel 2012,
se la Befana mi porta il carbone, mi fa un favore”.
@LucaAntonini1: “Doveva
finire il mondo: invece aumentano l’Iva, l’Ici e gli anni per la pensione. Al
peggio non c’è fine”.
@TheGoodg: “Forse
ristrettezza e difficoltà, ma coesione, dignità e l’orgoglio di non farci
deridere dagli altri”.
@_terema_: “È bisestile.
Un giorno in più per migliorare le cose”.
@Marfarra: “Tornerà Pupo
con un disco e la previsione Maya si avvererà”.