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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 6 dicembre 2011

Meno male


Tempi grami e alte temperature da spread.
Meno male che Fiorello c’é.
Grazie Tindaro per averci regalato alcuni lunedì di gaiezza e “Allegria”.
Da Maurizio Cozza a Luciana Littizzetto, da Checco Zalone a Emilio Fede, la strada dello zapping è lastricata da buona letteratura umoristica e quando ci ritroviamo innanzi dei professionisti dello spettacolo che riescono a farci sorridere con intelligenza è tutto di guadagnato per noi poveri cittadini insicuri e tartassati.
Ma tu, caro Tindaro, hai saputo regalarci quell’attimo di buonumore in più legato alla spensieratezza e professionalità del Varietà.
Su un altro canale gli isolati del grande fratello  s’insultano e “sgallinano”  precipitevolissimevolmente. Con te c’è spazio per la professionalità (sì, ripetiamola questa parola!) fatta di orchestrali, ballerini, luci e regia. Jovanotti, Benigni, Bolle, Ayale… altro che pseudo-adulti fasulli senza qualità e meriti.
E poi la promozione del “Salvalavita-Pischelli” è una trovata da "pubblicità Progresso" che soltanto tu potevi riuscire ad imporre con tanta determinazione, fino al punto di invitare i giovani a chiamarlo nei più svariati modi (anche “Tindaro” se può servire alla causa) pur d’impegnarsi all'utilizzo del profilattico per evitare tragiche sorprese.
Grazia, Rosario Fiorello.