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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 8 aprile 2025

False certezze

I mercati crollano, il mondo non si capacita di quello che accade. Che gioco sta giocando il presidente Usa? 

«Trump è un essere davvero eccezionale. È autodidatta, non legge nulla e non ascolta nessuno. Le sue convinzioni sono del tutto personali, basate sulla sua esperienza di uomo d’affari; inoltre ha la capacità di non imparare nulla dai suoi fallimenti, come dimostra il fatto che ha fatto bancarotta sei volte». E questo come spiega i dazi? «Lui parte dall’idea che se fai affari con qualcuno devi avere un surplus. Se invece hai un deficit – come accade per la bilancia commerciale americana – la tua controparte ti sta ingannando, perché nessuno può battere l’America. Ovviamente tutto questo non ha assolutamente alcun senso in termini economici. Ma il messaggio di Trump è che lui è un uomo comune, proprio come i suoi elettori, e non come i professoroni che danno lezioni. Questo porta a follie come applicare i dazi più alti in assoluto al Lesotho». 

Trump però dice che così sposterà molte produzioni in America. Ce la farà? 

«Chiunque sa che farlo porterebbe a prodotti non competitivi, a causa dei costi troppo alti, e che la cosa potrebbe funzionare solo se il protezionismo durasse per sempre. Davvero Apple dovrebbe pensare di spostare la produzione di iPhone dalla Cina all’America sapendo che tra quattro anni Trump non ci sarà più e che prima di allora avrà cambiato ancora idea chissà quante volte?». 

In Italia si è accarezzata l’idea che un rapporto privilegiato Meloni-Trump ci potesse o ci potrà garantire un trattamento preferenziale da parte degli Usa. 

«Sarebbe un colpo terribile per l’Europa, qualsiasi paese lo facesse. E non penso che Meloni possa pensare che per avere un rapporto commerciale preferenziale con Trump valga la pena di mandare gambe all’aria la costruzione europea. E poi l’Italia sarebbe folle a pensare di poter affrontare da sola il mondo globalizzato». 

E l’Europa, allora, che cosa può fare? 

«Prima di tutto, visto che è un’economia aperta e senza grandi risorse naturali, deve cercare di mantenere un mercato internazionale il più liberopossibile. Allo stesso tempo, però, dovrà far fronte a un’offensiva commerciale di paesi come India e Cina che cercheranno di portare qui i prodotti che non possono più vendere negli Usa; sarà difficile mettere barriere tariffarie senza alimentare la guerra dei dazi. E, ancora, dovrà trattare proprio con la Cina, ad esempio decidendo se accogliere o no gli investimenti cinesi. Sarà una negoziazione dura». 

C’è il pericolo di una stagnazione nel continente? 

«L’economia europea deve rivitalizzarsi e lo deve fare subito, in settori cruciali come la tecnologia o la difesa. Se ci sarà un decennio di stagnazione la società cadrà a pezzi e la nostra età dell’oro sarà finita».

Intervista di Francesco Manacorda a Martin Wolf, economista e giornalista del Financial Times - Repubblica (5/4/2025)

Canzone del giorno: Nessuna certezza (2002) - Tiromancino feat. Elisa e Meg
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