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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 7 gennaio 2025

Post Scriptum Film

Giurato numero 2

REGIA: Clint Eastwood
INTERPRETI: Nicholas Hoult, Toni Collette, J.K.Simmons, Kiefer Sutherland, Leslie Bibb, Chris Messina
SCENEGGIATURA: Jonathan Abrams
FOTOGRAFIA: Yves Bèlanger
MUSICHE: Mark Mancina
DURATA: 144'
USCITA: 14/11

Tra le tante perle cinematografiche che, nel corso della sua attività di regista, è riuscito a regalare al grande pubblico, “Giurato numero 2” rappresenta una di quelle che rendono ancor di più prestigiosa la carriera di Clint Eastwood. Ancora una volta sfrutta la sua grande capacità di mettere sullo schermo, con mano esperta e sicura, una storia che si snoda fra dilemmi morali e piaghe del sistema giudiziario americano.
Un giovane ex alcolista, interpretato dal bravo Nicholas Hoult, è in procinto di diventare padre. La sua vita sembra avere preso una direzione giusta. È uscito fuori dal tunnel della dipendenza dall'alcol, ama una donna che si è rilevata indispensabile per dare una svolta alla sua esistenza, svolge la sua attività di giornalista con l’adeguata diligenza.
Il destino, però, riavvolge il nastro della sua vita. Proprio quando la moglie si trova negli ultimi mesi di gravidanza, viene convocato come giurato in un processo per omicidio. Un uomo dal passato criminale è accusato di avere ucciso, un anno prima, la sua ragazza dopo una violenta discussione avvenuta in un bar e alla quale hanno assistito i tanti clienti presenti.
Il colpevole ideale per i dodici giurati scelti e per il procuratore della contea, efficacemente interpretato da Toni Collette, che vuole sfruttare il caso per la sua imminente campagna elettorale.
Il magistrale tocco del regista cattura immediatamente l’attenzione del pubblico. In pochi minuti ci si ritrova fiondati all’interno dell’aula processuale nella quali si confrontano accusa e difesa. Bastano poche sequenze per renderci partecipi, anche attraverso propizi flash back, di una vicenda dai molteplici risvolti.
La verità di quanto accaduto non è quella raccontata in aula dall’accusa e alla quale vorrebbero uniformarsi quasi tutti i giurati esprimendo un verdetto di condanna contro l’imputato. 
Se non fosse stato sorteggiato come giurato, neanche il protagonista avrebbe acquisito consapevolezza di ciò che è veramente accaduto quella sera fuori dal bar e la sua vita avrebbe preso un altro (più tranquillo) percorso. 
La realtà, invece, è spesso implacabile e Clint Eastewood, alla giovanissima età di 94 anni e sostenuto dall’accattivante sceneggiatura di Jonathan Abrahms, ci costringe ad uno sforzo psicologico per parlarci di sensi di colpa opprimenti, enigmi morali, paure interiori.
Un dramma giudiziario all’interno di tante altre dolorose avversità individuali e collettive.
Giurato numero 2 è un film che si presta alle molteplici letture grazie all’accortezza e alla maestria di uno dei più grandi rappresentanti della cinematografia internazionale.

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