Sotto lo sguardo vivace di Agata, stormi di colombi selvatici si involarono in cielo. Erano soliti sorvolare il cratere della Forgia Vecchia, circondato da alti cespugli di corbezzoli e capperi odorosi, che verdeggiavano sotto un sole avido e implacabile. Si levavano leggeri sul luccichio delle nere lastre di ossidiana che attraversavano tutto il monte Pelato. Si libravano lungo il fianco lucido per poi virare di colpo verso lo sconfinato azzurro del cielo, abbandonando la valle assolata per dirigersi verso Panarea, che brillava in lontananza come una gemma incastonata tra i flutti. Sorvolando le cave fino a confondersi col biancore polveroso della pomice, i colombi si erano lasciati alle spalle l’isola che spuntava come una testa dall’acqua. Lipari, con le sue spiagge di sassi dalle forme dolci, i promontori a picco e le insenature che accoglievano bracci di mare turchino. Lipari roccia e Lipari porto, approdo sicuro, cingeva tutto in un abbraccio che sapeva di casa, di magia, di sale.
Francesca Maccani, Agata del vento (Ed.Rizzoli – 2024)
Canzone del giorno: La mia isola (2006) - Luca Carboni feat. Pino Daniele
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