The Holdovers - Lezioni di vita
REGIA: Alexander Payne
INTERPRETI: Paul Giamatti, Dominic Sessa, Da'Vine Joy Randolph, Carrie Preston, Gillian Vigman, Michael Provost, Brady Hepner, Colleen Clinton, Greg Chopoorian, Oscar Wahlberg
SCENEGGIATURA: David Hemingson
FOTOGRAFIA: Eigil Bryld
DURATA: 133'
USCITA: 18/01
Alexander Payne racconta di avere
visto, alcuni anni fa, un film francese del 1935, “Merlusse”, del regista
Marcel Pagnol. La pellicola narra la storia di un burbero maestro di scuola con
un occhio di vetro che, pur essendo poco amato dai suoi alunni (lo soprannominavano
“Merluzzo” per il suo sgradevole odore), si ritrova a fare da custode ad alcuni
di loro durante le vacanze natalizie. Il regista americano si è ritrovato, poco
tempo fa, a condividere la particolare trama di quel film con lo scrittore
David Hemingson e dalla agile penna di quest’ultimo è nata la sceneggiatura di “The
Holdovers”, arrivato nelle nostre sale con tutta la sua carica di emozionalità.
Il film, veramente possente nella sua semplicità, scruta ansie e preoccupazioni
di tre persone “costrette” a trascorre il Natale del 1969 tra le mura di un
collegio per studenti agiati del New England. I trattenuti (“holdovers”) a
scuola, dopo una serie di vicende iniziali che riescono con scrupolosità a
immergere lo spettatore all’interno della storia, divengono un vero e proprio
“gruppo” in grado di trasformare la propria solitudine in una rinascita
interiore. Il film si regge, in maniera
vigorosa, sul trio dei protagonisti e sulle vicende che cambieranno il loro
approccio alla vita.
Un prodigioso Paul Giamatti, strabico e maleodorante, interpreta
il burbero insegnante, poco amato da colleghi e alunni, che si ritrova
obbligato a fare da sorvegliante ad Angus Tully (il bravissimo esordiente
Dominic Sessa) il più solo e arrabbiato dei ragazzi rimasti in collegio per le
vacanze (la madre ha deciso di condividere il periodo natalizio con il nuovo
compagno). Ma a rimanere bloccata a scuola c’è anche la cuoca del collegio
(Da’Vine Joy Randolph, perfetta nel ruolo) incapace di elaborare il trauma
della perdita del giovane figlio, morto in guerra in Vietnam. L’evoluzione del
loro rapporto è un grande messaggio di altruismo per cercare di mitigare la
solitudine che la vita spesso infligge. La regia impeccabile di Alexander Payne,
l’ottima sceneggiatura, la puntuale ambientazione, l’impareggiabile
interpretazione dei tre attori, rappresentano i nitidi tasselli di un film di
grande densità emotiva.
Canzone del giorno: Time Has Come Today (1967) - The Chambers Brothers
Clicca e ascolta: Time Has....