Una presidenta minuta che si lamenta dei tacchi in conferenza stampa, perché indolenziscono i piedi, e poi entra e esce fulminea da una photo-op con i cosiddetti grandi della Terra, è un fumetto Disney. Minnie. Una ministra del Turismo che si difende in Parlamento chiamando in causa perentoriamente chi ha prenotato un lettino nel suo stabilimento balneare è un fumetto di Angela e Luciana Giussani. Eva Kant, maestra del mascheramento. Un presidente del Senato che “interroga” suo figlio su una seria circostanza penale notturna è un fumetto horror, non si dica un manga, ma almeno un Dylan Dog indagatore dell’incubo. Un ministro della Difesa gigantesco che mette la sua mole e sapienza democristiana al servizio del fascismo liberale, mentre gli scoppiettano intorno le armi e sfavillano le parate, è un fumetto. Un Titano dark fantasy scritto da Hajime Isayama. […] Ce la caviamo perché non ci siamo fatti fregare, ancora una volta, dal concetto di classe dirigente e dalle sue dolenti costrizioni stilistiche. Dopo i fasti gentili di Paperon de’ Paperoni, che hanno messo fine alla tragedia dei partiti anni Settanta, dilatandola e diluendola, è la volta di Minnie e altre fantasie e nuvolette. Che tutto questo avvenga in una successione ordinata, equilibrata e democratica di vignette lineari e tranquillamente leggibili nella compassata Europa mercantile, con il pasto solitario di Mario Draghi a Fiumicino (nuvoletta) e le sue conferenze a Cambridge che fanno testo e scuola (o squola) al mondo governativo delle Santanchè, dei La Russa, dei Delmastro Delle Vedove e delle Beatrice Venezi, dalle deleghe fiscali gradite al riformismo di centro al trascinante mito del debito buono, invenzione geniale di un uomo geniale, ecco poi la vera sorpresa. Non è la politica che è diventata un fumetto, è il codice espressivo e significante del fumetto che è diventato arte di governo dello stato.
Giuliano Ferrara, Il Foglio (14/7/2023)
Canzone del giorno: Bam Bang Boom (2020) - Dion ft. Billy Gibbons
Clicca e ascolta: Bam Bang Boom....