Se volete sapere che cosa è il populismo - non il sovranismo o la più generica demagogia - guardate a Washington, all’assalto a Capitol Hill di due anni fa, e a Brasilia, all’assalto di domenica al Parlamento e al Palazzo presidenziale. Il populismo ha un’idea soltanto: l’èlite è cattiva e il popolo è buono, l’èlite è bugiarda e il popolo è nella verità, l’èlite schiaccia il popolo e schiacciare le èlite è la sola via di salvezza del popolo. E dunque il popolo, o meglio una sedicente e sediziosa avanguardia, sia a Washington sia a Brasilia si è incaricato di ristabilire la verità, negata da un risultato del voto truccato dalle èlite. L’altra caratteristica del populismo e la deresponsabilizzazione dei leader. Il laeder populista non ha idee sue e non è che è un compito: portare alla riscossa le idee del popolo. Il laeder populista non ha soluzione ai problemi, chiede al popolo quali soluzioni ritenga adeguate. Non si prende la responsabilità di scegliere, lui è un semplice portavoce. Però ha il ruolo di aprire gli occhi al popolo: ecco che cosa vi stanno facendo. Non a me, a voi. Loro, i leader populisti, non sono nel fuoco della protesta, restano ai margini a sobillarla. Loro non hanno la responsabilità, specialmente penale. La responsabilità è del poverocristo che insulta il presidente la Repubblica, che minaccia la presidente del Consiglio, che entra a riprendersi ciò che gli spetta nei palazzi del potere di Washington e Brasilia (nel momento in cui scrivo, gli arrestati sono mille e duecento). Del popolo è il potere, del popolo la responsabilità. Mica male come truffa.
Mattia Feltri, La Stampa (10/1/2023)
Canzone del giorno: Darkness (2002) - Peter Gabriel