REGIA: Roberto Andò
INTERPRETI: Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Renato Carpentieri, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Rosario Lisma, Galatea Ranzi, Aurora Quattrocchi, Tuccio Musumeci, Fausto Russo
SCENEGGIATURA: Massimo Gaudioso, Ugo Chiti
FOTOGRAFIA: Maurizio Calvesi
FOTOGRAFIA: Maurizio Calvesi
MUSICHE: Michele Braga, Emanuele Bossi
DURATA: 103'
USCITA: 27/10/
Sono molteplici i motivi per
andare nelle sale cinematografiche e gustarsi “La stranezza”, l’ultimo film di
Roberto Andò. Il primo fra tutti è l’accorato
omaggio del regista al fascino del palcoscenico teatrale. Il mondo del teatro è
da sempre un tema ricorrente nel cinema e la macchina da presa di Andò ci
conduce, con delicatezza e incanto, all’interno di una storia semplice che ha
proprio a che fare con una strampalata compagnia di attori di un teatro
amatoriale. Nel 1920 Luigi Pirandello
(un superbo Tony Servillo), in un momento di forte crisi d’ispirazione che lo
divora, ritorna in Sicilia e, costretto a trattenersi più del previsto nella sua
città natale, conosce casualmente due becchini (gli esilaranti e grotteschi
Valentino Picone e Salvatore Ficarra) con la passione per l’arte del teatro. Il
grande letterato siciliano è ossessionato da un’idea “strana” e indefinita di
come creare una nuova e originale commedia. Cerca di riflettere, di scrivere, di
concentrarsi ma è assalito da visioni spettrali, angosce, ricordi e apparizioni.
Come scriveva al figlio “Ho già la testa piena di nuove cose! Tante novelle… E
una stranezza così triste, così triste: Sei personaggi in cerca d’autore:
romanzo da fare”. Sì perché la grande singolarità del film di Andò è di far
rivivere al pubblico la magia della strada creativa che porterà Pirandello a
scrivere e mettere in scena l’opera più caratteristica della sua produzione drammaturgica. Il teatro nel teatro pirandelliano
trova così una sua peculiare genesi fra sgangherati attori che vivono la loro
passione recitativa all’interno di una piccola comunità di provincia
contraddistinta da povertà, ignoranza e contraddizioni sociali. E l’originalità
cinematografica diviene tale da trasformare il pubblico in sala in tanti
Servillo-Pirandello che, come se si trovassero dietro le quinte di un teatro,
scrutano incuriositi e appassionati quanto accade sul palco. E quando, nel finale del
film, il regista propone il momento del debutto di “Sei personaggi in cerca di
autore” al Teatro Valle di Roma e il bravo Luigi Lo Cascio recita da mattatore
il ruolo di capocomico, ci si ritrova come tanti “privilegiati” spettatori di
una pièce che, da quel momento in poi, diverrà un successo mondiale.
Canzone del giorno: As The Spirit Sings (2021) - John McLaughlin
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