nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

venerdì 12 novembre 2021

Post Scriptum Film

Freaks Out

REGIA: Gabriele Mainetti
INTERPRETI: Claudio Santamaria, Giorgio Tirabassi, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Max Mazzotta, Franz Rogowski
SCENEGGIATURA: Nicola Guaglianone, Gabriele Mainetti
FOTOGRAFIA: Michele D'Attanasio
DURATA: 141'
USCITA: 28/10
Sorprendentemente smisurato. Freaks Out è un film con tanti punti di forza che emergono in maniera esorbitante all’interno dei 140 minuti di durata della pellicola di Gabriele Mainetti. Come già accaduto in “Lo chiamavano Jeeg Robot”, il regista ammalia con un’opera inconsueta nell’ambito del nostro panorama cinematografico. Non si può che essere soddisfatti della sua audacia, una via personale e originale che trova in Nicola Guaglianone un eccellente soggettista e sceneggiatore e in Michele D’Attanasio un prezioso professionista della fotografia.
Il film, ambientato a Roma durante l’occupazione nazista e che vede come protagonisti quattro diseredati che si esibiscono nel piccolo circo dell’ebreo Israel (Giorgio Tirabassi), si ispira a Freaks, uno dei più grandi cult movie di sempre, diretto nel 1932 da Tod Browning. Anche Freaks Out mette in campo la “diversità” di alcuni “fenomeni da baraccone” che incantano, sin dalla prima scena, attraverso uno spettacolo circense anomalo e affascinante. Fulvio (Claudio Santamaria) con la sua forza bruta e totalmente ricoperto da peli; Cencio (Pietro Castellitto) che ha il potere di controllare gli insetti; il nano Mario (Giancarlo Martini) che riesce ad attrarre gli oggetti di metallo; Matilde (Aurora Giovinazzo) la ragazzina elettrica dalla personalità fragile ma al tempo stesso piena di determinazione.
Ma l’incantesimo è interrotto dalle bombe naziste e i quattro “strani” circensi dalle capacità sovrumane, si ritrovano ad affrontare le assurdità della guerra fra rastrellamenti contro gli ebrei, violenze gratuite, bombardamenti, scontri fra nazisti e partigiani (pittoresca e avvincente l’interpretazione dell’attore Max Mazzotta). E dall’altra parte della barricata si ritrovano a combattere contro Franz (Franz Rogowski), il malvagio gestore del  Berlin Cirkus  al servizio del Terzo Reich, un chiaroveggente che riesce anche a captare la musica del futuro (anche lui è un freak e con le sue sei dita per mano suona al pianoforte Creep dei Radiohead o  Sweet Child of  Mine dei Guns N’ Roses)  e che fa di tutto per scovare esseri con doti sbalorditive per fare vincere la guerra a Hitler. Da un lato la crudeltà dall’altro la vitalità e il super-potere di chi continua a credere nella libertà e  non si fa sovrastare dall’odio e dall’orrore.
Fra effetti speciali, un’interpretazione eccellente di tutto il cast, tanti rimandi al Cinema di grande livello (da Rossellini a Fellini, da Quentin Tarantino a Tim Burton), Freaks Out  è un film sorprendente, piacevole e da vedere tutto d’un fiato.

Canzone del giorno: Creep (1992) - Radiohead
Clicca e ascoltaCreep....