Intanto però il debito mondiale sta esplodendo per far fronte all’emergenza e tenere in piedi l’economia.
Tutti i paesi del G20 si sono stra-indebitati, con debiti al 100% del Pil. Italia è da sempre 30-40 punti sopra gli altri, ma con questo debito a tasso zero, il problema è meno sentito. Anzi, con interessi negativi, indebitarsi non è un grosso problema. Questo dimostra la necessità dell'Europa per l'Italia: senza la moneta unica, Italia sarebbe già fallita con la pandemia.
Dal Remain all’Euro, lei è un noto europeista. Come vede l'Italia?
Trovo folle che non si voglia usare il Mes per l’emergenza sanitaria. Se non si cura prima la pandemia, l’economia non riparte. E per l’Italia questo è davvero l’ultimo treno: o si impiegano bene i soldi di MES e Recovery Fund o sarà la fine.
Tutti guardano a Wall Street, stretta tra le elezioni presidenziali più incerte di sempre e la corsa folle del Nasdaq dei record...
Se sei un investitore, oggi sai che sui bond hai un guadagno pari a zero per i prossimi 10 anni, perché i rendimenti dei titoli di stato decennali sono nulli. Invece se investi in azioni hai un 2% medio di dividendi all’anno. Per tutti quegli investitori istituzionali, dai fondi pensione alle fondazioni bancarie, che devono distribuire flussi di cassa, non c’è scelta. Sono costretti a investire in azioni, anche se sono care. Le banche centrali hanno obbligato a comprare azioni se si vogliono dei rendimenti.
E dunque c'è una bolla?
La bolla è paradossalmente sui titoli sovrani che pagano zero interessi. Un BoT a sei mesi o un Btp a 10 anni pagano lo stesso interesse, che è quasi zero. L’era dei tassi negativi ha azzerato il tempo e avuto come effetto collaterale che si sono fermati gli investimenti.
Davide Serra, Il Sole 24 ore (da un'intervista di Simone Filippetti - 24/10/2020)