Un fatto importante sarebbe
in tal senso un coordinamento internazionale, perché lo shock di offerta non è
affrontabile solo a livello nazionale, proprio per le forti interdipendenze
delle moderne economie. Benché le conseguenze possono essere diverse per le
diverse economie, la pandemia attuale genera infatti uno shock di offerta
simmetrico che colpisce e minaccia di colpire in modo simile, anche se con
conseguenze diverse, l’intero sistema di produzione globale, con effetti
imprevedibili sulle catene del valore, l’organizzazione produttiva, la
logistica e i commerci. Misure di sostegno produttivo alle imprese, coordinate
a livello internazionale, consentirebbero di evitare le conseguenze nefaste di
una caduta globale del commercio internazionale, aumentando la fiducia degli
operatori e dei mercati e quindi anche le capacità del sistema di risollevarsi
aldilà dell’aiuto pubblico necessario nel breve termine. La tempestività delle
misure di sostegno a questo riguardo è anche essenziale. Quanto prima si
interviene infatti tanto minori saranno i danni che è necessario riparare e
tanto più rapidamente le imprese potranno far fronte alla emergenza e generare
risorse proprie per risollevarsi e far ripartire il ciclo positivo di crescita.
Al contrario, se le misure ritardassero, il passare del tempo renderebbe i danni
sempre più persistenti e, in molti casi, irreversibili, con il fallimento di
molte imprese nelle filiere produttive più critiche e, soprattutto, nella
frontiera della tecnologia e dell’innovazione ove la fragilità degli operatori
è maggiore.
Pasquale Lucio Scandizzo e
Giovanni Tria – Il Foglio (1/4/2020)
Canzone del giorno: Run (2017) - Foo Fighters
Clicca e ascolta: Run....