1987, la quiete prima della tempesta grunge, ovvero due anni prima del debutto dei Nirvana con «Bleach». Kurt Cobain ha passato tutta la notte ad ascoltare l’album «Meet The Beatles!» e vuole scrivere una canzone d’amore semplice e lineare, magari per Tracy Marander, la sua fidanzata che si lamenta sempre perché lui non ha un lavoro, perché non pulisce in casa e perché è tanto disordinato, ma, quando lui le risponde che potrebbe anche trasferirsi in macchina e dormire lì per un po’, lei smette di litigare, sorride pure e gli chiede: «Perché non hai ancora scritto una canzone su di me?». Questa è la volta buona. Il brano è quanto di più simile a una canzone d’amore tradizionale che Kurt Cobain abbia mai scritto e scriverà mai. È per questo che due anni dopo, quando si stanno decidendo le canzoni per l’album d’esordio, Kurt non vorrebbe inserirla. Come dichiarerà a «Rolling Stone» nel 1993, «era rischioso scrivere una pop song alla R.E.M. in un contesto grunge come quello dei Nirvana». Ma il brano piaceva moltissimo a Jack Endino, produttore del gruppo, così alla fine Cobain cedette. Mancava il titolo. Prima di farla ascoltare ai ragazzi della band, il batterista Chad Channing chiese: «Di cosa parla?». E Cobain rispose: «It’s about a girl». Ecco il titolo. Tracy Marander seppe che About a Girl era dedicata a lei solo quando uscì la biografia dei Nirvana, Come as You Are, nel 1993.
Massimo Cotto, We Will Rock You: Segreti e bugie - 709 Canzoni come non le avete mai sentite (Rizzoli - 2009)
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Canzone del giorno: About a Girl (1989) - Nirvana
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