REGIA: Jon S. Baird
INTERPRETI: John C.Reilly, Steve Coogan, Danny Huston, Shirley Henderson, Nina Arianda, Stephanie Hyam, Susy Kane, Rufus Jones
SCENEGGIATURA: Jeff Pope
DURATA: 97'
USCITA: 1/5
Stan Laurel e Oliver Hardy, due artisti che hanno generato, in più di trent'anni di carriera e interpretando insieme più di 100 film, magico intrattenimento apprezzato da un pubblico di tutte le età.
Stravaganti, gentili e con un puro istinto comico che, da sempre, rappresenta un punto di riferimento per i tanti che, dopo di loro, hanno intrapreso la strada della comicità.
Stanlio e Ollio, gradevole biopic diretto da John S. Blair e scritto da Jeff Pope, è un omaggio al celebre duo ma anche un film che, con estrema delicatezza, delinea la malinconia che può accompagnare degli artisti di successo verso il viale del tramonto.
La pellicola si concentra sulla loro tournée teatrale nell'Inghilterra del 1953. Dopo tanti di anni di successo è iniziato il loro declino. Alcool, donne e gioco hanno reso il tutto ancora più difficile. Ma l'amicizia di tanti anni merita un'ultima speranza e, decisi a cercare finanziamenti per un nuovo lungometraggio, accettano di esibirsi in Europa. Stan entra in palcoscenico con le sue scarpe senza tacchi e il suo piglio stralunato. Oliver, nervoso e sconsolato, subisce le strane intrusioni del suo amico-collega.
Un film che, volutamente e con maestria, dosa tempi ed emotività.
Steve Coogan e John C. Reilly incantano grazia ad una prova eccelsa che fa ritornare in vita il famoso duo comico.
Triste ed emozionante la scena nella quale i due anziani attori si ritrovano ad issare il loro baule sulla ripida scala di una stazione ferroviaria londinese, rimandando volutamente i nostri pensieri alle memorabile sequenza della pianola sulle scale nel cortometraggio (La scala mobile) che, nel 1932, vinse il premio Oscar.
Film sull'amicizia e sensibile omaggio a due attori che, come hanno scritto Ficarra e Picone in un'introduzione alla recente ristampa della biografia sugli attori di John McCabe (pubblicata nel 1961), "sono l’ABC della comicità, e per questo difficili da decifrare: prevedibilissimi ma per niente scontati; semplici ma allo stesso tempo complessi; apparentemente istintivi ma, di fatto, assai rigorosi nella rappresentazione di una gag".
Canzone del giorno: Working on the Road (1970) - Ten Years After
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