L’uomo moderno, universale, è l’uomo indaffarato, che non ha tempo, che è prigioniero della necessità, che non comprende come una cosa possa non essere utile; che non comprende neppure come, in realtà, proprio l’utile possa essere un peso inutile, opprimente.
Se non si comprende l’utilità dell’inutile e l’inutilità dell’utile, non si comprende l’arte; e un paese dove non si comprende l’arte è un paese di schiavi o di robots, un paese di persone infelici, di persone che non ridono nè sorridono, un paese senza spirito; dove non c’è umorismo, non c’è il riso, c’è la collera e l’odio.
Eugène Ionesco (1909 -1994), da una conferenza tenuta dal drammaturgo nel febbraio del 1961.
Canzone del giorno: Disordine d'aprile (2015) - Max Gazzè ft. Tommaso Di Giulio
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