REGIA: Ferzan Ozpetek
INTERPRETI: Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Maria Pia Calzone, Isabella Ferrari, Lina Sastri, Biagio Forestieri, Luisa Ranieri
SCENEGGIATURA: Gianni Romoli, Valla Santella, Ferzan Ozpetek
FOTOGRAFIA: Gian Filippo Corticelli
MUSICHE: Pasquale Catalano
FOTOGRAFIA: Gian Filippo Corticelli
MUSICHE: Pasquale Catalano
DURATA: 113'
USCITA: 28
Napoli velata, il nuovo film di Ferzan Ozpetek, racconta l'incubo di Adriana (Giovanna Mezzogiorno) costretta, a causa di una sfavorevole "coincidenza", a fare i conti con un inaspettato luttuoso presente che richiama un cupo suo passato.
Una notte di travolgente sesso fra la donna e l'affascinante Andrea (Alessandro Borghi) si trasforma in un dramma imprevedibile. Il giorno dopo l'uomo non si presenterà all'appuntamento pomeridiano concordato e Adriana, nella sua veste di medico legale, vivrà la spiacevole esperienza (ecco la terribile fatalità!) di ritrovare Il suo amante sul tavolo delle autopsie. L'uccisione dell'uomo scoperchia traumi che la donna ha sepolto nella sua memoria.
In una Napoli misteriosa e barocca, ben captata dal tocco del regista, si delineano sorprese e drammi di una donna turbata e psicologicamente spaesata.
Vita e morte. Segreti e verità nascoste. Veli e presenze reali. Arte partenopea e momenti esoterici. Gli ingredienti e gli spunti per un noir avvincente ci sono tutti. Il regista, reduce lo scorso anno da un lavoro (Rosso Istanbul) che ha sostanzialmente deluso, ricorre ai colori e alla ricchezza artistica di Napoli per confezionare un film ricco di contenuti ed evocazioni ma che, in molte sue parti, disorienta nel suo complesso. Non basta un cast di rilievo (la coppia dei protagonisti è ben supportata fra i tanti dalla bravura di Peppe Barra e Anna Bonaiuto), la cornice napoletana e l'ottima fotografia a fare di Napoli velata un film riuscito del tutto. Gli Ingredienti sono suggestivi ma il prodotto finale non ha una convincente consistenza.
Napoli velata, il nuovo film di Ferzan Ozpetek, racconta l'incubo di Adriana (Giovanna Mezzogiorno) costretta, a causa di una sfavorevole "coincidenza", a fare i conti con un inaspettato luttuoso presente che richiama un cupo suo passato.
Una notte di travolgente sesso fra la donna e l'affascinante Andrea (Alessandro Borghi) si trasforma in un dramma imprevedibile. Il giorno dopo l'uomo non si presenterà all'appuntamento pomeridiano concordato e Adriana, nella sua veste di medico legale, vivrà la spiacevole esperienza (ecco la terribile fatalità!) di ritrovare Il suo amante sul tavolo delle autopsie. L'uccisione dell'uomo scoperchia traumi che la donna ha sepolto nella sua memoria.
In una Napoli misteriosa e barocca, ben captata dal tocco del regista, si delineano sorprese e drammi di una donna turbata e psicologicamente spaesata.
Vita e morte. Segreti e verità nascoste. Veli e presenze reali. Arte partenopea e momenti esoterici. Gli ingredienti e gli spunti per un noir avvincente ci sono tutti. Il regista, reduce lo scorso anno da un lavoro (Rosso Istanbul) che ha sostanzialmente deluso, ricorre ai colori e alla ricchezza artistica di Napoli per confezionare un film ricco di contenuti ed evocazioni ma che, in molte sue parti, disorienta nel suo complesso. Non basta un cast di rilievo (la coppia dei protagonisti è ben supportata fra i tanti dalla bravura di Peppe Barra e Anna Bonaiuto), la cornice napoletana e l'ottima fotografia a fare di Napoli velata un film riuscito del tutto. Gli Ingredienti sono suggestivi ma il prodotto finale non ha una convincente consistenza.
Canzone del giorno: Vasame (2011) - Enzo Gragnaniello
Clicca e ascolta: Vasame....