Partiamo
dalla definizione.
Per Vigoressia s’intende un disturbo, alimentare e psicologico, che coinvolge chi
ha una percezione distorta del proprio corpo. In concreto il vigoressico si
sente così imperfetto fisicamente da
ritenersi inadeguato e, quindi, diviene per lui indispensabile aumentare la
massa muscolare. Il fitness diviene un’ossessione, l’uso di integratori
alimentari (soprattutto proteine) obbligatorio, le scatole degli steroidi
anabolizzanti da tenere necessariamente sul comodino, il guardarsi continuamente
allo specchio indispensabile.
Corpo
palestrato e dipendenza patologica dall’esercizio fisico.
Nutrimente
Onlus, associazione che si occupa della prevenzione e cura dei disturbi alimentari,
ha condotto un’indagine su 1.200 individui e ha rilevato che il 28 per cento
degli italiani sviluppa nei riguardi dell’esercizio fisico un’ossessione tale
da intaccare anche le abitudini alimentari. In molti casi, in nome del fitness, non soltanto si rinuncia alle cene con gli
amici ma la palestra diventa l’unica fonte di gratificazione nell’esistenza di
una persona. Saltare un allenamento provoca malessere psicologico e sbalzi d’umore,
non rispettare la dieta prevista genera stress.
Una
nuova forma di narcisismo che non riguarda soltanto gli adolescenti poiché la
fascia più colpita è quella dei soggetti tra i 25 e 35 anni (il 24 per cento
dei casi), una patologia da identificare come “Anoressia inversa” proprio perché
i sintomi sono opposti a quelli dell’anoressia nervosa. L’anoressica si guarda
allo specchio e si vede grassa pur non essendolo.
Il
vigoressico (in prevalenza di sesso maschile) ha la necessità di vedersi
muscoloso ed è angosciato dal terrore di perdere massa muscolare. Una società
di “apparentemente” forti.
Canzone del giorno: Better Man (2014) - Paolo Nutini
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