Fra poco meno di due mesi si
terranno le votazioni comunali. Interessati gli elettori di 1.022 comuni, di
cui 25 capoluoghi di provincia.
Un bel numero di votanti se si
tiene conto del coinvolgimento di grandi città come Genova e Palermo nonché di
tanti altri comuni (Padova, Parma, Taranto, Verona) che superano i 100.000
abitanti.
Il grande "mistero" del
voto pone sempre innumerevoli interrogativi.
A maggior ragione oggi. Le
attuali armi politico-persuasive in capo alle forze politiche sono cambiate.
Chiesa cattolica, ipnosi
televisiva e anche il cosiddetto "controllo del territorio" di
politicanti e organizzazioni (più o meno lecite), non hanno più lo stesso tipo
d’influenza sull’elettore italiano.
In ogni caso oggi è sicuramente
necessaria una maggiore dose di determinazione e incoscienza per candidarsi e
fare di tutto per essere eletto primo cittadino di una comunità o gestire, come
assessore, un determinato settore dell'attività amministrativa.
A distanza di 5 anni dalle
precedenti elezioni comunali ritornano vecchie dispute, nuove ambizioni e vari
cambi di casacca. Le sorprese sul risultato finale sono sempre dietro l'angolo
e non c'è sondaggio che tenga.
Il tutto (naturalmente!) avviene nel
nome del bene pubblico (sic) e di programmi che il giorno dopo l'elezione sarà
quasi impossibile attuare.
Forse sarebbe necessario
inventarsi alcuni stratagemmi o sperimentare nuovi comportamenti. Nel rispetto
della cosa pubblica, per esempio, si potrebbe obbligare ogni eletto (non
soltanto nelle amministrazioni locali ma in ogni organo regionale o nazionale) a
utilizzare, durante tutto il suo mandato, soltanto mezzi pubblici (niente auto
o taxi ma autobus cittadini, tram, metropolitana o treno). L'eletto e i suoi
familiari possono avvalersi soltanto di ospedali pubblici e di medici del
servizio sanitario nazionale. Per ultimo a sindaci, assessori, deputati e
senatori non sarà consentito di scrivere i propri figli in scuole e asili
privati. L’utilizzo obbligatorio (e regolare)
dei beni pubblici da parte di tutti i nostri rappresentanti può permettere
qualche piccolo positivo cambiamento? Forse sì o forse no. Sempre meglio provare
qualche piccola civica "forzatura" per tentare di far funzionare i
vari servizi pubblici. Sperimentare. Almeno proviamo a sperimentare.
Canzone del giorno: Different Directions (1991) - John Denver
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