REGIA: Garth Davis
INTERPRETI: Nicole Kidman, Dev Patel, Rooney Mara, David Wenham, Nawazuddin Siddiqui, Eamon Farre, Tannishtha Chatterjee
SCENEGGIATURA: Luke Davies
FOTOGRAFIA: Greig Fraser
FOTOGRAFIA: Greig Fraser
DURATA: 120'
USCITA: 22
I titoli di coda di Lion di Garth Davis ricordano al pubblico che ancora oggi in India ogni anno scompaiono nel nulla 80 mila bambini. Il film nella sua prima parte (probabilmente fin troppo lunga!) è ambientato in India e ci descrive, in maniera schietta e con l'aiuto dei sottotitoli (gli attori in questa parte iniziale recitano in dialetto hindi), l'odissea del piccolo Saroo e la sua discesa verso gli inferi. Uno dei tantissimi bimbi poveri sperduti fra le insidie di una Calcutta spremuta fra i suoi 4 milioni e passa di abitanti.
Tratto da una storia vera che non può lasciare indifferenti, il film riesce subito a catturare grazie alla forza d'animo del piccolo protagonista che ben regge dal punto di vista emozionale l'inizio della storia. Dopo tantissime peripezie egli riesce ad uscire indenne dai pericoli di una società nella quale i bambini sono merce e il destino lo conduce fra le amorevoli braccia di una coppia australiana ben interpretata da Nicole Kidman e David Wenham.
Nella seconda parte del film il regista sposta l'attenzione sulla vita del giovane Saroo, neo-laureato che, giorno dopo giorno, sente sempre più forte nel suo animo il richiamo del proprio passato nonostante il rapporto amorevole e consolidato con i genitori adottivi.
Passione e tormento coinvolgono Saroo e il tema principale del film diviene la ricerca di quelle radici che rappresentano un robusto cordone ombelicale per il protagonista.
Anche se il tema dell'adozione avrebbe meritato una sceneggiatura più decisa, Lion è un film appassionante che rappresenta senz'altro un significativo tributo a tanti bambini martoriati dalla povertà.
Canzone del giorno: Radici (1972) - Francesco Guccini
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