Quanto accaduto nella piazza della stazione di Colonia durante la notte di San Silvestro ha messo in evidenza come non sia possibile, in nome dell'integrazione, far arretrare la nostra civiltà occidentale. La parità tra i sessi, le lotte contro le discriminazioni, la libertà delle donne di muoversi in spazi pubblici senza rischio di aggressioni, sono divenuti dei capisaldi della nostra società.
Sul Corriere della Sera di ieri è interessante un'intervista di Stefano Montefiori a Élisabeth Badinter, settantunenne filosofa francese e sostenitrice delle lotte femministe. Di seguito alcune risposte alle domande del giornalista.
«La prima reazione delle autorità e dei media agli incidenti di Colonia è stata, subito, difendere l’immagine dei rifugiati e degli stranieri in generale. Non le donne. Non posso dirvi quanto questo mi abbia dato fastidio. Come se la tutela delle donne possa venire dopo. I commenti si concentravano sul proteggere gli stranieri dalla xenofobia, e questo è uno scopo nobile. Ma il risultato è che nessuno si è dichiarato inorridito per le donne aggredite».
«L’integrazione è possibile, ma solo se i nuovi arrivati adottano i valori che sono i nostri, e che noi dobbiamo difendere. Il caso di Colonia è un esempio perfetto».
Canzone del giorno: Quello che le donne non dicono (1987) - Fiorella Mannoia
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