È allarme Aids.
Nel corso degli ultimi dieci anni il numero di nuove diagnosi in Europa è aumentato progressivamente e adesso tocca un livello preoccupante che non si era mai verificato neanche negli anni ’80.
Nel corso degli ultimi dieci anni il numero di nuove diagnosi in Europa è aumentato progressivamente e adesso tocca un livello preoccupante che non si era mai verificato neanche negli anni ’80.
Nei 53 paesi della regione europea a cui fa riferimento l’Oms,
sono stati registrati lo scorso anno 142mila nuove infezioni. Di queste circa
30mila sono avvenute nella sola Unione Europea.
Nonostante i progressi della ricerca scientifica, negli
ultimi anni la risposta al virus dell’HIV non è stata efficace.
Il rapporto, pubblicato in vista della Giornata Mondiale di
Lotta contro l’Aids che si celebrerà il primo dicembre, sottolinea che sono in aumento le nuove infezioni legate a rapporti omosessuali
non protetti.
Si è abbassata la guardia, il processo informativo si è
ridotto, si è smesso di parlarne nei social e, giocoforza, la malattia
è tornata a diffondersi in una progressione preoccupante.
I giovano continuano a non essere informati e tale scenario
allarmante riguarda anche il nostro paese se si pensa che sono soprattutto i
giovani tra i 25 e i 29 anni i bersagli preferiti dal virus. Nell’84% dei casi
il contagio avviene attraverso rapporti sessuali senza preservativo. In Italia
si registrano 140mila sieropositivi, il numero più alto in Europa.
È importante ritornare a parlare di prevenzione. Informare per prevenire i rischi. Conoscere
la malattia e i modi in cui essa si trasmette è la maniera più efficace per
combatterla.
Canzone del giorno: She Thinks His Name Was John (1994) - Reba McEntire
Clicca e ascolta: She Thinks....