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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 4 ottobre 2014

Scontri

Il delicatissimo tema dei licenziamenti individuali continua a essere terreno di scontro.
Non potrebbe essere diversamente.
In un momento così critico per le sorti di molti lavoratori e di tante aziende, parlare di occupazione e di riforma del lavoro non può che creare forti contrasti.
Le divisioni si rafforzano e gli animi si surriscaldano.
Le proposte del governo Renzi con l’abolizione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori è, per molti, la direzione giusta da seguire. Per tanti altri le argomentazioni governative rappresentano un abbandono delle tutele per i lavoratori e non favoriscono lo sviluppo dell’occupazione.
Da una parte si sostiene che l’art.18 scoraggia tutti coloro (aziende italiane e investitori stranieri) che vorrebbero creare lavoro in Italia, dall’altra tanti che ritengono sterili (e a danno dei lavoratori) le riforme prospettate da Renzi, a maggior ragione con una disoccupazione crescente e tenuto conto che le imprese ricorrono, nella maggior parte delle assunzioni, ai contratti a tempo determinato.
In ogni caso un dibattito serrato ma necessario.
La prossima settimana si dovranno quadrare i conti in Parlamento.


Canzone del giorno:  Crash Landing (1975) - Jimi Hendrix
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