L'editore Giuseppe Lisciani, sul quotidiano Libero,
ricorda il compleanno di Mafalda, il fumetto nato dalla fantasia di Quino.
La bambina dallo spirito ribelle é stata protagonista della famosa striscia a fumetti, molto popolare in America Latina e in Europa: "Mafalda, il cartoon argentino che ha illuminato l’infanzia di cinque generazioni, continua a festeggiare il suo mezzo secolo di vita con invidiabile energia e assiduità, come se fosse quella che in effetti è: una terribile bambina di sei anni, nata dalla matita geniale di Joaquín Salvador Lavado Tejón (cioè il famoso, Quino) il 29 settembre 1964 (...). Quino aveva realizzato i suoi personaggi con genialità, ma anche con la meticolosità dell’artigiano: era riuscito a dotarli di quella necessaria tridimensionalità che, costruita su circo- stanziati riferimenti spazio-temporali, certifica il fatto di esistere. A ben guardare, la strategia creativa di Quino non è poi tanto dissimile dal metodo adottato da Fernando Pessoa nell’invenzione dei suoi eteronimi, anch'essi muniti di una propria credibile biografia".
Quino smise di pubblicare le strisce del fumetto nel 1973 (in Italia erano pubblicate dal periodico Linus).
Scrive Lisciani: "A Milano, gennaio 1993, Fiera del Libro, incontrai Quino per la prima volta. Poi venne a trovarmi in Abruzzo con la moglie Alicia per qualche giorno di vacanza. Fu in questa occasione che gli chiesi perché nel 1973 avesse smesso di disegnare le strisce di Mafalda. Rispose con una metafora: «Mi sentivo come un falegname che, per dieci anni ha sempre fatto sedie. Beh, ci sono anche i comodini...». Nonostante l'innegabile "amaritudine", Mafalda rimane nell'immaginario di tanti un personaggio mitico ed è giusto ricordare come Quino "si sia affidato ad un surrealismo iperbolico di grande suggestione, in cui il personaggio pensa e riflette dilatando l'oggetto della sua attenzione e rendendolo fisicamente e assurdamente percepibile".
La bambina dallo spirito ribelle é stata protagonista della famosa striscia a fumetti, molto popolare in America Latina e in Europa: "Mafalda, il cartoon argentino che ha illuminato l’infanzia di cinque generazioni, continua a festeggiare il suo mezzo secolo di vita con invidiabile energia e assiduità, come se fosse quella che in effetti è: una terribile bambina di sei anni, nata dalla matita geniale di Joaquín Salvador Lavado Tejón (cioè il famoso, Quino) il 29 settembre 1964 (...). Quino aveva realizzato i suoi personaggi con genialità, ma anche con la meticolosità dell’artigiano: era riuscito a dotarli di quella necessaria tridimensionalità che, costruita su circo- stanziati riferimenti spazio-temporali, certifica il fatto di esistere. A ben guardare, la strategia creativa di Quino non è poi tanto dissimile dal metodo adottato da Fernando Pessoa nell’invenzione dei suoi eteronimi, anch'essi muniti di una propria credibile biografia".
Quino smise di pubblicare le strisce del fumetto nel 1973 (in Italia erano pubblicate dal periodico Linus).
Scrive Lisciani: "A Milano, gennaio 1993, Fiera del Libro, incontrai Quino per la prima volta. Poi venne a trovarmi in Abruzzo con la moglie Alicia per qualche giorno di vacanza. Fu in questa occasione che gli chiesi perché nel 1973 avesse smesso di disegnare le strisce di Mafalda. Rispose con una metafora: «Mi sentivo come un falegname che, per dieci anni ha sempre fatto sedie. Beh, ci sono anche i comodini...». Nonostante l'innegabile "amaritudine", Mafalda rimane nell'immaginario di tanti un personaggio mitico ed è giusto ricordare come Quino "si sia affidato ad un surrealismo iperbolico di grande suggestione, in cui il personaggio pensa e riflette dilatando l'oggetto della sua attenzione e rendendolo fisicamente e assurdamente percepibile".
Canzone del giorno: Birthday (1968) - Beatles
Clicca e ascolta: Birthday....