Dimissioni e staffetta in
corso.
"Renzi sfila il governo a Letta", tanto per citare uno dei titoli in prima pagina.
Come un sopraffino mariolo che sfila il portafoglio dalla tasca del malcapitato, alla stessa stregua il Matteo nazionale, per il momento, ha tutta l'aria del giovanotto che, in poche mosse, riesce a sottrarre la poltrona al premier fin troppo tentennante.
Il temporeggiatore Enrico Letta abbandonato da un partito che ha deciso di non sostenerlo più e scalzato dal sindaco fiorentino che si appresta a traslocare da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi.
Riforme immediate come priorità del sindaco-segretario-presidente incaricato. Riforme nell'ambito di un governo duraturo (fino al 2018!?!?), capace di compiere un "rilancio radicale".
L'approccio supersonico di Renzi verso Palazzo Chigi ha qualcosa di seducente. Alle attuali condizioni soltanto un po' di sana pazzia e di discontinuità ci può far uscire dalla palude. Nello stesso tempo il metodo usato sembra smentire settimane d’interviste e interventi di tutt'altro tenore.
Come se, tutto un tratto, Matteo Renzi si fosse svegliato in piena notte e colto da un incubo avesse pensato che "domani" è "adesso". Meglio adesso che mai più. Meglio l'uovo oggi che non essere mai Presidente del Consiglio (domani). Perché non provarci immediatamente.
Precipitevolissimevolmente.
E chi vivrà, vedrà.
"Renzi sfila il governo a Letta", tanto per citare uno dei titoli in prima pagina.
Come un sopraffino mariolo che sfila il portafoglio dalla tasca del malcapitato, alla stessa stregua il Matteo nazionale, per il momento, ha tutta l'aria del giovanotto che, in poche mosse, riesce a sottrarre la poltrona al premier fin troppo tentennante.
Il temporeggiatore Enrico Letta abbandonato da un partito che ha deciso di non sostenerlo più e scalzato dal sindaco fiorentino che si appresta a traslocare da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi.
Riforme immediate come priorità del sindaco-segretario-presidente incaricato. Riforme nell'ambito di un governo duraturo (fino al 2018!?!?), capace di compiere un "rilancio radicale".
L'approccio supersonico di Renzi verso Palazzo Chigi ha qualcosa di seducente. Alle attuali condizioni soltanto un po' di sana pazzia e di discontinuità ci può far uscire dalla palude. Nello stesso tempo il metodo usato sembra smentire settimane d’interviste e interventi di tutt'altro tenore.
Come se, tutto un tratto, Matteo Renzi si fosse svegliato in piena notte e colto da un incubo avesse pensato che "domani" è "adesso". Meglio adesso che mai più. Meglio l'uovo oggi che non essere mai Presidente del Consiglio (domani). Perché non provarci immediatamente.
Precipitevolissimevolmente.
E chi vivrà, vedrà.
Canzone del giorno: Better Make It Through Today (1975) - Eric Clapton
Clicca e ascolta: Better....