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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

mercoledì 11 settembre 2013

Scaduti

Mettiamola così. L'articolo 153 primo comma del trattato CEE (firmato a Roma nel 1957) recita che "al fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori, la comunità contribuisce a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori nonché a promuovere il loro diritto all'informazione, all'educazione e all'organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi".
I padri fondatori dell'Europa non potevano certo immaginare che un giorno uno dei suoi Stati membri (la Grecia), si sarebbe ritrovato a consentire la vendita nei supermercati di cibi scaduti anche se, ovviamente, con un elevato sconto applicato.
Il Pil della Grecia continua ad affondare e più di 1 milione di persone (circa un quarto della popolazione attiva tra lavoratori e pensionati) dichiara redditi inferiori a € 6.000 annuali.
 La crisi coinvolge l'intero mondo occidentale ma, fino a oggi almeno, in Europa le leggi nazionali stabiliscono che nei supermercati (e in ogni altro esercizio) non possono essere venduti cibi scaduti.
Fa una certa impressione, quindi, assistere a quanto accade in Grecia. 
Pasta, riso, olio e marmellate si possono, certo, ingerire anche un po' di tempo dopo la data di preferibile scadenza, ma il provvedimento del governo greco sembra assumere la forma di una vera propria crisi di civiltà.
Povertà e sottosviluppo sono l'imprimatur di un fallimento politico della società del benessere. 
L'Europa è alla frutta? Speriamo di no, anche perché si rischierebbe di ritrovare fra le mani della frutta scaduta!

Canzone del giorno: Food In The Belly (2006) - Xavier Rudd
Clicca e ascolta: Food....