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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 27 luglio 2013

Nostalgia

Una buona medicina contro la solitudine? Basta affidarsi alla nostalgia.
Più si è predisposti a pensare positivamente al proprio passato e maggiore è la possibilità di vincere solitudine e ansia.
Negli Stati Uniti, addirittura, è stata creata, dopo tanti anni di ricerca, una scala per misurare il proprio grado di nostalgia. John Tierney sul New York Times (l'articolo è stato tradotto e pubblicato su Repubblica di domenica scorsa) ci ricorda come sia stato "dimostrato che la nostalgia è un antidoto contro la solitudine, la noia e l’ansia. Ci fa sentire più generosi nei confronti degli estranei e più tolleranti verso gli outsider. Nelle giornate fredde, o in ambienti freddi, il ricorso alla nostalgia ci riscalda. (...) Secondo quanto rilevato dalla Scala di Southampton, gli individui che dimostrano un sano senso di continuità del sé sono gli stessi che si abbandonano con maggiore frequenza alla nostalgia. «La nostalgia svolge una funzione esistenziale fondamentale», afferma Clay Routledge dell’Università del North Dakota. «Fa riemergere alla mente delle esperienze a noi care che ci rassicurano, ci fanno sentire apprezzati e ci fanno apparire significativa la nostra esistenza".
La nostalgia come risorsa. Come ci spiegano gli esperti affidarsi alla nostalgia non significa necessariamente essere prigionieri del passato, ma sicuri di un sentimento che non chiude la porta alla vita: "un modo positivo di afferrare il senso della caducità della vita che, come affermava Freud, non rende una rosa meno bella per il solo fatto che è destinata a sfiorire. La nostalgia è questo sentimento della bellezza della vita che sa conservarsi nonostante sia destinato ad essere corrotto dalla caducità fatale del tempo".

Canzone del giorno: Nostalgia (2010) - Elisa
Clicca e ascolta: Nostalgia....