La plastica è uno dei materiali più versatili e resistenti, il suo utilizzo in quasi tutti settori della vita quotidiana (edilizia, elettronica, agricoltura, sanità, sport ecc.) ha permesso, in questi decenni, un miglioramento del nostro stile di vita.
Nello stesso tempo essa è divenuta il simbolo della cultura “usa e getta”.
Nello stesso tempo essa è divenuta il simbolo della cultura “usa e getta”.
Promuoverne un uso più responsabile, soprattutto in ambito familiare, è necessario per ridurre l'impatto nocivo sull'ambiente.
Se poi si riflette sull'uso spropositato di materiale plastico nelle nostre cucine, qualche considerazione più approfondita va fatta. In primo luogo un uso più modico di piatti e bicchieri di plastica, oltre a ridurre l'inquinamento in natura,favorisce le nostre tasche. Provate a calcolare il risparmio annuale derivante da un ritorno, nelle nostre tavole, delle stoviglie tradizionali e avrete delle simpatiche sorprese.
È importante,inoltre, essere informati sui rischi che corre la nostra salute utilizzando stoviglie che non rispettano le normative comunitarie (come spesso accade con prodotti importati dalla Cina).
Un recente studio americano ha rilevato che i contenitori di plastica, se non adatti al calore, possono rilasciare sostanze dannose nel cibo. Consumare zuppe e bevande calde nei piatti e bicchieri di plastica espongono al rischio di produrre calcoli renali, a causa di rilascio di sostanze tossiche come la melamina.
Le stesse precauzioni vanno attivate anche nel caso di plastiche biodegradabili che, proprio perché sottili, possono risentire ancor più dell'alta temperatura,della luce e dell'ossigeno.
Non si deve dimenticare, inoltre, che quando si parla di materiale a contatto con gli alimenti che possono rappresentare fattori di rischio per la salute, esiste anche l'effetto “padella graffiata”. A prescindere dal materiale utilizzato è consigliabile che ogni pentola sia eliminata non appena il fondo inizia a graffiarsi, poiché aumenta il rischio di rilascio di sostanze tossiche.
In cucina, quindi, é necessario porre attenzione agli agguati che "Plastica & Co." può riservare quotidianamente.
Se poi si riflette sull'uso spropositato di materiale plastico nelle nostre cucine, qualche considerazione più approfondita va fatta. In primo luogo un uso più modico di piatti e bicchieri di plastica, oltre a ridurre l'inquinamento in natura,favorisce le nostre tasche. Provate a calcolare il risparmio annuale derivante da un ritorno, nelle nostre tavole, delle stoviglie tradizionali e avrete delle simpatiche sorprese.
È importante,inoltre, essere informati sui rischi che corre la nostra salute utilizzando stoviglie che non rispettano le normative comunitarie (come spesso accade con prodotti importati dalla Cina).
Un recente studio americano ha rilevato che i contenitori di plastica, se non adatti al calore, possono rilasciare sostanze dannose nel cibo. Consumare zuppe e bevande calde nei piatti e bicchieri di plastica espongono al rischio di produrre calcoli renali, a causa di rilascio di sostanze tossiche come la melamina.
Le stesse precauzioni vanno attivate anche nel caso di plastiche biodegradabili che, proprio perché sottili, possono risentire ancor più dell'alta temperatura,della luce e dell'ossigeno.
Non si deve dimenticare, inoltre, che quando si parla di materiale a contatto con gli alimenti che possono rappresentare fattori di rischio per la salute, esiste anche l'effetto “padella graffiata”. A prescindere dal materiale utilizzato è consigliabile che ogni pentola sia eliminata non appena il fondo inizia a graffiarsi, poiché aumenta il rischio di rilascio di sostanze tossiche.
In cucina, quindi, é necessario porre attenzione agli agguati che "Plastica & Co." può riservare quotidianamente.
Canzone del giorno: Fake Plastic Trees (1995) - Radiohead
Clicca e ascolta: Fake....