nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

venerdì 15 marzo 2013

Habemus


Ore 19.06.
Il fumo bianco fuoriesce dal comignolo più famoso del mondo.
Proprio in quel preciso momento mi accingo a entrare dal mio parrucchiere.
Apro la porta.
"Buonasera...".
I quattro uomini che riempiono il locale rispondono distrattamente al saluto e m'invitano a seguire sul computer, in diretta dal Vaticano, la visione della fumata bianca.
Alla quinta votazione il nuovo Papa è stato eletto. Applauso scrosciante da piazza San Pietro.
Uno dei clienti esulta in attesa di sapere nazionalità, "colore" e nome del Pontefice.
Ripete per due volte la festosa locuzione, secondo una sua personale formula: "Avemus Papas".
Un'ora dopo il cardinale protodiacono annuncia al mondo, attraverso l'Habemus Papam, l'elezione di Mario Jorge Bergoglio. Per la prima volta un cardinale sudamericano riesce a salire sul soglio di Pietro.
È anche la prima volta di un gesuita e, come se non bastasse, mai nessun Pontefice aveva deciso di chiamarsi come uno dei santi più popolari e venerati.
Grande dose di coraggio scegliere un nome così impegnativo.
Dal riso dell'azzardato "Avemus Papas" si passa alla pura emozione quando il nuovo Papa si presenta ai fedeli dal balcone del palazzo vaticano.
Campane a festa e un caloroso augurio a un Pontefice che, fin da subito, appare come una novità pastorale e geopolitica.

Canzone del giorno: Come sei veramente (2005) - Giovanni Allevi
Clicca e ascolta: Come sei....