Non si riesce più a fare a meno di Internet.
Ore e ore davanti allo schermo.
Ininterrottamente.
Ininterrottamente.
Il
giorno che si confonde (spesso) con la notte.
Da più anni si parla della diffusione di una nuova
psico-patologia che ha a che fare con la dipendenza dal web.
I "prigionieri" della rete hanno un nome
giapponese: Hikikomori.
Il termine contraddistingue da anni il disagio di
tanti ragazzi giapponesi che, per fuggire da regole culturali troppo severe, si
rifugiano nella loro stanza affidandosi soltanto alla realtà virtuale del web.
L’uso di Internet che si trasforma in abuso, riguarda anche tantissimi individui (giovani e non) del mondo occidentale.
Il risultato è, nella sostanza, identico al fenomeno
giapponese: segregazione in camera davanti al computer e perdita del contatto
con la realtà esterna.
Una sindrome che, ormai, si è sviluppata anche nel
nostro paese e che, secondo gli ultimi dati statistici, coinvolge un numero
sconsiderato di persone.
L’incidenza del disturbo è notevole e la dipendenza
riguarda spesso le frequentazioni compulsive di casinò on line e di siti
pornografici.
Illusioni virtuali che si possono trasformare in un
disagio psicologico vero e proprio.
Uno sviluppo inarrestabile delle relazioni digitali
che si trasformano in ossessione ed estraniamento dalla realtà.
Una preoccupazione in più per tante famiglie e per moltissimi
genitori.
Occorrerebbe per tutti quanti (redattori di Blog compresi) una vera e
propria spinta alla rieducazione del contatto umano.
Canzone del giorno: Nuova ossessione (2002) - Subsonica
Clicca e ascolta: Nuova....