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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

venerdì 17 febbraio 2012

Sale


Sale. Sale. Sale.
In un mondo d’ipertesi (statistiche alla mano si calcola che le persone colpite da ipertensione sono quasi un miliardo) il sale, per uno strano scherzo del “destino” meteorologico, è divenuto il protagonista di questi giorni gelidi.
In molte città gli spostamenti in auto sono stati resi possibili (a prescindere dalla dotazione o  meno delle catene) dall’intervento risolutore di sua maestà il Sale.
Per spalare la neve da strade e marciapiedi un’idonea vanga e uso deciso dell’antico composto chimico, capace di rimuovere dal suolo, in tempi abbastanza brevi, ogni forma di ghiaccio.
Incapaci di accettare le regole della Natura, quanto meno ci facciamo aiutare da tonnellate di sale sparso in lungo e in largo.
Prezioso ancora una volta come nei tempi antichi.
Certo per il disgelo stradale non si dovrebbe usare il comune sale da cucina, per non correre il rischio, com’è accaduto al Sindaco di Roma, di farsi sfottere via internet da tutti i social network.
Dopo ogni nevicata andrebbero utilizzate altre forme di cloruro, ma per una città come Roma, non abituata alla neve, scambiare una piazza per una grande insalatiera da condire ci può anche stare.
D’altronde di fronte ai disastri meteorologici di queste settimane un pizzico di sale può riuscire a “dare sapore” alla vita.
Come cantava tantissimi anni fa Lucio Dalla: “Si esce poco la sera, compreso quando è festa e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia (e dei sacchi di sale!) vicino alla finestra…”.

Canzone del giorno: Salt (2003) - Lizz Wright
Clicca e ascolta: Salt