Sale. Sale. Sale.
In un mondo d’ipertesi (statistiche alla mano si calcola
che le persone colpite da ipertensione sono quasi un miliardo) il sale, per uno
strano scherzo del “destino” meteorologico, è divenuto il protagonista di
questi giorni gelidi.
In molte città gli spostamenti in auto sono stati resi
possibili (a prescindere dalla dotazione o
meno delle catene) dall’intervento risolutore di sua maestà il Sale.
Per spalare la neve da strade e marciapiedi un’idonea
vanga e uso deciso dell’antico composto chimico, capace di rimuovere dal suolo,
in tempi abbastanza brevi, ogni forma di ghiaccio.
Incapaci di accettare le regole della Natura, quanto meno
ci facciamo aiutare da tonnellate di sale sparso in lungo e in largo.
Prezioso ancora una volta come nei tempi antichi.
Certo per il disgelo stradale non si dovrebbe usare il
comune sale da cucina, per non correre il rischio, com’è accaduto al Sindaco di
Roma, di farsi sfottere via internet da tutti i social network.
Dopo ogni nevicata andrebbero utilizzate altre forme di
cloruro, ma per una città come Roma, non abituata alla neve, scambiare una
piazza per una grande insalatiera da condire ci può anche stare.
D’altronde di fronte ai disastri meteorologici di queste
settimane un pizzico di sale può riuscire a “dare sapore” alla vita.
Come cantava tantissimi anni fa Lucio Dalla: “Si esce poco la sera, compreso quando è
festa e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia (e dei sacchi di sale!) vicino
alla finestra…”.