Lucia Annunziata, da La Stampa del 9 gen 2012: “Molti dei leader nazionali e internazionali per le cui mani passeranno
nel 2012 decisioni che avranno rilevanza sui destini di tutti noi, sono donne
(…).
Le donne sono oggi il settore più in movimento dentro la globalizzazione, il
fattore la cui espansione può diventare il motore effettivo non solo della
ripresa ma anche di una diversa organizzazione economica.
Dietro l’influenza delle leader sta maturando, dunque, un vero e proprio nuovo paradigma del rapporto fra donne e potere. Ma questo rapporto è efficace e significativo, come abbiamo tentato di spiegare, se non è concepito solo come movimento di vertice e al vertice. Una questione di «quote rosa» o programmi speciali, per intenderci. Se i governi attuali, incluso quello italiano, affondano con coraggio le mani nel serbatoio di aspirazioni, insoddisfazione, ambizione e talento che ribollono nelle piccole mani e grandi teste delle nuove generazioni femminili”.
Dietro l’influenza delle leader sta maturando, dunque, un vero e proprio nuovo paradigma del rapporto fra donne e potere. Ma questo rapporto è efficace e significativo, come abbiamo tentato di spiegare, se non è concepito solo come movimento di vertice e al vertice. Una questione di «quote rosa» o programmi speciali, per intenderci. Se i governi attuali, incluso quello italiano, affondano con coraggio le mani nel serbatoio di aspirazioni, insoddisfazione, ambizione e talento che ribollono nelle piccole mani e grandi teste delle nuove generazioni femminili”.
Natalia
Aspesi, da Repubblica del 29 dic 2011: “Saranno servite le piazze
piene di donne entusiaste nel rivendicare visibilità, parità, potere? Ci sarà
sul serio nel 2012 più visibilità, più parità, più potere per le donne? Già una
donna è segretario di Stato degli Stati Uniti e una donna è presidente del
Brasile, e l'Europa, se non il mondo, sono in mano ad una donna, la gentile,
sorridente cancelliera tedesca Angela Merkel. E allora? In cosa la natura
materna, soccorritrice, attribuita da un certo femminismo alle donne, ha cambiato
le regole del potere? Una delle tre nostre nuove ministre, la signora Fornero,
ha pianto, da donna, ma i provvedimenti durissimi li ha mantenuti. Si comincia
a sospettare che politica, finanza, capitalismo, leggi e persino la democrazia,
non siano né maschili né femminili, ma neutri, e alle loro leggi anche le donne
si adattano e continueranno a farlo. Vedremo in questo nuovo anno Iron Lady, il
film che rievoca Margaret Thatcher con il volto dolcissimo di Meryl Streep:
signora di ferro, fu il più duro dei premier inglesi del secolo scorso”.