nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

lunedì 9 gennaio 2012

Donne al comando

Lucia Annunziata, da La Stampa del 9 gen 2012: “Molti dei leader nazionali e internazionali per le cui mani passeranno nel 2012 decisioni che avranno rilevanza sui destini di tutti noi, sono donne (…). Le donne sono oggi il settore più in movimento dentro la globalizzazione, il fattore la cui espansione può diventare il motore effettivo non solo della ripresa ma anche di una diversa organizzazione economica.
Dietro l’influenza delle leader sta maturando, dunque, un vero e proprio nuovo paradigma del rapporto fra donne e potere. Ma questo rapporto è efficace e significativo, come abbiamo tentato di spiegare, se non è concepito solo come movimento di vertice e al vertice. Una questione di «quote rosa» o programmi speciali, per intenderci. Se i governi attuali, incluso quello italiano, affondano con coraggio le mani nel serbatoio di aspirazioni, insoddisfazione, ambizione e talento che ribollono nelle piccole mani e grandi teste delle nuove generazioni femminili”.


Natalia Aspesi, da Repubblica del 29 dic 2011:  “Saranno servite le piazze piene di donne entusiaste nel rivendicare visibilità, parità, potere? Ci sarà sul serio nel 2012 più visibilità, più parità, più potere per le donne? Già una donna è segretario di Stato degli Stati Uniti e una donna è presidente del Brasile, e l'Europa, se non il mondo, sono in mano ad una donna, la gentile, sorridente cancelliera tedesca Angela Merkel. E allora? In cosa la natura materna, soccorritrice, attribuita da un certo femminismo alle donne, ha cambiato le regole del potere? Una delle tre nostre nuove ministre, la signora Fornero, ha pianto, da donna, ma i provvedimenti durissimi li ha mantenuti. Si comincia a sospettare che politica, finanza, capitalismo, leggi e persino la democrazia, non siano né maschili né femminili, ma neutri, e alle loro leggi anche le donne si adattano e continueranno a farlo. Vedremo in questo nuovo anno Iron Lady, il film che rievoca Margaret Thatcher con il volto dolcissimo di Meryl Streep: signora di ferro, fu il più duro dei premier inglesi del secolo scorso”.